Inferno: Recensione

 Inferno: Recensione

Nazione: Usa

Anno: 2013

Autore: Dan Brown

Casa editrice: Mondadori

Traduttore: N. Lamberti, A. Raffo

GIUDIZIO
3.5/5

 Robert Langdon si sveglia in un ospedale di Firenze con una ferita d’arma da fuoco alla testa, la sua mente è invasa da allucinazioni orribili che sembrano provenire direttamente dall’inferno narrato da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Poco dopo il suo risveglio, un killer cerca di ucciderlo, ma la giovane dottoressa Sienna Brooks lo aiuta a scappare, diventando così sua compagna d’avventura. Langdon si accorge  di portare con sé un microproiettore nascosto nella tasca della sua giacca che riproduce il famoso dipinto di Botticelli raffigurante la mappa dell’Inferno dantesco. Questo è il primo di una serie di indizi che porteranno i due da Firenze a Venezia, fino a Istanbul, nel tentativo disperato di bloccare un diabolico piano criminale pensato da uno scienziato convinto che la sola possibilità di sopravvivenza della specie umana sia lo sterminio di almeno un terzo della popolazione mondiale.

Ho sentito l’esigenza di acquistare questo libro dopo un periodo caratterizzato da letture impegnative sia per contenuti che per stile narrativo. Dan Brown ha infatti la grande dote di scrivere delle storie intriganti che allo stesso tempo pongono l’attenzione su opere d’arte, su periodi storici, sui simbolismi, spingendo il lettore anche a fare riflessioni universali; tutto ciò con uno stile asciutto e scorrevole e con una buona dose di suspence cosa importante per uno scrittore di thriller. I personaggi sono come di consueto molto interessanti, a parte il buon Robert Langdon, mi sembra ben riuscita anche la protagonista femminile e spalla del professore, la bella e intelligente Sienna Brooks. Certo Inferno non aggiunge nulla di nuovo alla produzione dello scrittore americano, solita formula dei precedenti titoli, ma il tutto risulta comunque molto godibile a partire dall’atmosfera italiana in quel di Firenze e Venezia che, leggendo il romanzo, ti viene voglia di visitare in chiave mistico/artistica avendo magari letto prima l’opera del sommo Dante. Una cosa che mi ha particolarmente affascinato è la problematica legata al sovrappopolamento globale, mi ha aperto riflessioni sulla condizione di vita nel nostro pianeta trovando che la situazione descritta nel romanzo non è poi così lontana dalla realtà. Da queste considerazioni di natura etico sociale il cattivo di turno ha sviluppato questo virus per rimettere equilibrio tra la popolazione della terra. Lo fa in modo singolare, attraverso la passione per Dante e il suo Inferno. Noi non possiamo che seguire col fiato sospeso le vicende del professor Langdon che, come spesso gli accade, nelle poche ore in cui si susseguono gli eventi deve risolvere delle questioni più grandi di lui. Recentemente è stato annunciato anche l’immancabile riduzione cinematografica del libro sempre con l’accoppiata regista e attore rispettivamente Ron HowardTom Hanks, film in uscita nel 2016.

©Sergio Di Girolamo

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