Zombi 3: Recensione

 Zombi 3: Recensione

Nazione
Italia

Anno
1988

Regia
Lucio Fulci & Bruno Mattei

Sceneggiatura
Claudio Fragasso, Rosella Drudi

Produzione
Flora Film

Cast
Richard Sarafian, Beatrice Ring, Marina Loi, Massimo Vanni, Deborah Bergamini, Ottaviano Dell’Acqua

GIUDIZIO
1/5

Viene rubata una valigetta contenente il virus Death One da un laboratorio. L’esercito riesce a recuperare il contenuto della valigia ma, a causa di un errore, il suo contenuto si sparge nell’ambiente. Intanto gli scienziati cercano un antidoto contro il morbo della zombificazione. Ma ci riusciranno? E chi sopravviverà a questa piaga?

Esordisco dicendo che questo è il più brutto film sugli zombi mai prodotto in Italia che abbia mai visto (e li ho visti quasi tutti), ma purtroppo non il più brutto di Fulci. Ma prima di spiegare il perché, sarà bene che vi spieghi le vicissitudini che hanno portato a questo risultato disastroso (che giustificano in parte il suo esito finale). A Fulci viene proposto di girare un film sugli zombi nelle Filippine, che dovrebbe essere un seguito del suo Zombi 2. Il regista inizialmente rifiuta a causa dei suoi problemi di salute, ma dietro l’insistenza del produttore alla fine accetta di girare il film.  La sceneggiatura è di Claudio Fragasso (ho letto su internet che non era tanto amato dal maestro, anche se potrebbe essere solo un’illazione). Fulci gira ma a causa della malattia non riesce a dare il meglio di sé. Anzi gli tocca addirittura interrompere la lavorazione del film e tornare in Italia. Il produttore vede comunque il montato e lo giudica abbastanza uno schifo così chiede a Bruno Mattei  di metterci le mani per salvare il salvabile. Mattei esegue il suo compito e il film viene montato ottenendo questa pellicola.

E adesso parliamo di quello che non va: innanzitutto non ha una sceneggiatura. Il film, infatti, racconta le avventure separate di vari gruppetti di persone che devono affrontare i morti viventi, pochi superstiti infine si riuniscono per poi subire altre perdite finché non ne rimarrà soltanto uno (anzi due). In mezzo, i tentativi del governo di fermare la piaga. Struttura non dissimile da molti film italiani, anche horror, ma in questo caso il film è molto più slegato. Quello che voglio dire è che nel film i vari eventi si possono cambiare di posto (facendo un minimo di attenzione ai personaggi superstiti) e si può ottenere tranquillamente un altro film senza troppi problemi. La parte migliore  è, per assurdo, quella girata da Mattei (nel senso che Fulci è certamente un regista migliore di Mattei) che si trova all’inizio e che ha una sua linearità (il furto del Death One, il suo recupero e l’incenerimento dei cadaveri contaminati) che poi si perde con il proseguire del film. La pellicola non può vantare neanche le morti spettacolari e fantasiose che Fulci era solito inserire nei suoi film (esempio l’occhio trafitto dalla scheggia, ebla lotta squalo zombi in Zombi 2 per fare un esempio). Forse qualcuno potrà ricordare la scena della testa che salta fuori dal frigo per addentare un ragazzo ma io l’ho trovata molto ridicola, oltre che priva di logica (ma una testa staccata come può saltare?) e con un trucco molto approssimativo. Io ho apprezzato molto di più gli interventi dello speaker che parla alla radio (anche se qualcuno l’ha trovato inutile e irritante).

Curiosità
Anche se il film è stato firmato da Fulci, nessuno dei due registi si attribuiva la paternità. Sintomo della qualità del film.

Mattei e Fragasso fanno un cameo del film: sono loro i militari che bruciano un cadavere eccessivamente rigonfio (forse personificazione di Fulci stesso).
Fragasso dice che è un caso che il cadavere assomigliasse a Fulci e comunque il maestro, che era persona di spirito, avrebbe gradito l’omaggio.


Di recente è uscita la versione integrale di Zombi 3, in cui sono state aggiunte alcune scene. Io, che ho visto entrambe le versioni, vi posso garantire che le scene aggiunte non è che modifichino in modo sostanziale il film.

Fulci aveva in cantiere un film chiamato Zombi 3D ma non ha niente a che fare con questa sceneggiatura.

Anche l’idea di creare un collegamento fra Zombi 2 e Zombi 3 pare sia andata a farsi benedire. L’unico collegamento è il medesimo titolo che il film ha anche nelle edizioni straniere Zombie Flesh Eaters.
© Daniele Lombardi