The Black Cat: Recensione

 The Black Cat: Recensione

Nazione: Italia

Anno: 2019

Autori: Edgar Allan Poe, Nino Cammarata

Casa editrice: Nicola Pesce Editore

Un uomo vive un’esistenza apparentemente felice: una bella moglie il lavoro, i suoi amati animali tra cui un gatto nero. Presto questo animale diventa la miccia che permette agli eventi di prendere fuoco, soprattutto quando l’uomo comincia a esplorare il lato più oscuro della sua anima.

Per ogni amante del thriller e dell’horror il racconto Il Gatto Nero e tutta la produzione letteraria del genio di Edgar Alla Poe e imprescindibili. In questo racconto lo scrittore americano esplora tutte le dinamiche più oscure dell’animo umano. Ci dice che il nostro io più profondo non lo conosciamo veramente, che la psiche dell’uomo è veramente come un complicato arabesco o un labirinto (mi viene in mente il parco dell’Overlook Hotel) in cui possiamo, irrimediabilmente, perderci. In più Poe propone anche una lettura esoterica, ipotizzando che i gatti siano in realtà streghe camuffate e stuzzicando così il lettore a pensare a una possessione diabolica e a un fato deciso da forze esterne. Tutto ciò crea un connubio così affasciante che ci attanaglia dalla prima all’ultima pagina del racconto. Il gatto nero è stato trasposto miliardi di volte e con tutti i mezzi espressivi possibili e immaginabili da autori anche di grande fama come Dario Argento nella pellicola Due Occhi Diabolici, Stuart Gordon in un episodio dei Masters of Horror e ovviamente Roger Corman nel film I racconti del terrore. Anche nel mondo dei fumetti le trasposizioni e gli omaggi si sprecano, ultimo in ordine di tempo questo splendido graphic novel di Nino Cammarata. Partiamo subito col dire che l’opera è molto ben fatta, suggestiva direi. Il connubio tra testo e immagini è perfetto. Ho letto il libro tutto d’un fiato non riuscendo proprio a staccarmi, complici soprattutto le bellissime illustrazioni di Cammarata che utilizza diversi stili miscelando tratti pittorici a montaggi di elementi grafici assolutamente geniali. L’adattamento del testo segue lo stile del racconto originale, che si basa sulla confessione di un omicida condannato a morte, un uomo, come detto, frustato dall’incedere degli eventi che si fanno sempre più tragici a causa di un mix esplosivo di pazzia, alcool e malasorte che, pur sapendo che non verrà creduto, vuole rivelare al mondo il tragico resoconto di quanto accadutogli, per sgravarsi la coscienza e condividere l’orrore vissuto: un espediente letterario che si ritrova spesso in molti fra i racconti brevi di Howard Phillips Lovecraft. Cammarata stuzzica il lettore inserendo anche riferimenti ad altre opere di Poe come il Corvo e altre piccole chicche che vi sfido a trovare. Consiglio vivamente l’acquisto dell’opera di Cammarata, un graphic novel da collezione che non può mancare nella bacheca di qualunque appassionato del genere horror.

©Sergio Di Girolamo