Muori con me: Recensione

 Muori con me: Recensione

Crime scene police tapes in front of a dark alley.

Nazione: Germania

Anno: 2015

Autore: Karen Sander

Casa editrice: Giunti

Traduttore: L. Ferrantini

GIUDIZIO
3.5/5

Cinquant’anni e una tempra forgiata dalla lunga esperienza nella Omicidi, il commissario Georg Stadler crede che ormai niente possa più sconvolgerlo. Ma quando entra in quel lussuoso appartamento nei quartieri alti di Düsseldorf, si rende subito conto che non c’è limite alle mostruosità concepite dall’animo umano: le pareti, il soffitto e il pianoforte bianco sono imbrattati di sangue; al centro, una donna orribilmente massacrata, sul cui corpo l’assassino ha lasciato una bambola, nuda. Forse un messaggio cifrato? Qualcosa scatta nella mente di Stadler: contro il parere dei suoi superiori, è convinto che ci sia un serial killer in circolazione e chiede l’aiuto di Elisabeth Montario, psicologa criminale nota per aver risolto una serie di casi in cui la polizia brancolava nel buio. Trent’anni, una cascata di riccioli rossi e uno sguardo che colpisce subito il commissario per la sua intensità quasi tagliente, Liz non può fare a meno di accettare la proposta, benché sia già alle prese con un mistero da sciogliere. Uno stalker sempre più aggressivo la tormenta con lettere di sfida: “Trovami. Prima che sia io a trovare te”. Parole minacciose che fanno riaffiorare il ricordo di qualcuno che aveva amato, anche dopo averne scoperto la natura profondamente malvagia. Intanto gli omicidi subiscono un’escalation di brutalità: il killer sembra determinato a coinvolgere Liz e Stadler in un gioco efferato, risvegliando quegli incubi che la psicologa credeva sepolti per sempre…
Non è facile di questi tempi trovare thriller ben scritti, capaci di mantenere un buon ritmo e di calamitare l’attenzione del lettore dall’inizio alla fine; Muori con me della scrittrice tedesca Karen Sander, traduttrice e docente universitaria che esordisce proprio con questo romanzo, ha questa qualità. Per questo motivo il libro è riuscito a rimanere per settimane nella Top 5 dei bestseller dello Spiegel, con oltre 120.000 copie vendute. La storia è abbastanza intricata e mescola episodi tra passato e presente che coinvolgono in prima persona i protagonisti, specialmente la psicologa criminale Liz Montario. Gli omicidi sono abbastanza efferati e ricordano per certi versi le opere chirurgicamente malsane di Jack lo Squartatore, compresi diversi elementi collegati ad aspetti particolari della sessualità; alcune delle vittime sono infatti uomini che hanno cambiato sesso. Certo molti aspetti del libro sono abbastanza stereotipati, dall’ispettore playboy dal fascino di mezza età, alla bella psicologa criminale alla Julia Kendall, alle indagini stile CSI, ma la cosa che piace di più è la caratterizzazione dei personaggi che non sono infallibili come capita nella maggior parte delle storie di questo genere. Mostrano fragilità interiori, spesso sbagliano a fare delle scelte rendendo tutto un pò più verosimile. Forse la figura del serial killer poteva essere curata maggiormente ma a sopperire a questa lacuna vi è una trama abbastanza intricata che riesce comunque a tenere vivo l’interesse. Potevano esserci più erotismo, che in un thriller ci sta sempre vista anche la presenza di interessanti personaggi femminili come Deborah, la collega più focosa e innamorata di Stadler, Birgit quella bruttina ma presa da ardente  desiderio verso l’ispettore, e ovviamente la Montario irreprensibile e che non si slaccia mai. Questo è certamente uno stratagemma della scrittrice perchè questo è il primo libro di una serie di romanzi (il secondo episodio, già uscito in Germania, ha venduto 30.000 copie solo nelle prime due settimane) che vedono la collaborazione dei due poliziotti e in futuro ci saranno certamente situazioni dove i due si avvicineranno parecchio anche dal punto di vista sentimentale. In conclusione Muori con me è un buon libro, scorrevole, mai noioso, da leggere tutto d’un fiato.

©Sergio Di Girolamo

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