L’ombra del vento: Recensione

 L’ombra del vento: Recensione

Nazione: Spagna

Anno: 2001

Autore: Carlos Ruiz Zafón

Casa editrice: Mondadori

Traduttore: Lia Sezzi

GIUDIZIO
4/5

E’ il 1945, il giovane Daniel Sempere vive a Barcellona, orfano di madre trascorre la sua esistenza col padre libraio. Un giorno quest’ultimo gli fa visitare il Cimitero dei Libri Dimenticati, una labirintica e immensa biblioteca nella quale vengono “nascosti” migliaia di volumi sottratti all’oblio. Secondo un’antica tradizione di famiglia il genitore invita Daniel a scegliere un libro che gli caratterizzerà la crescita e l’esperienza del vivere. Daniel sceglie L’ombra del vento dello sconosciuto autore Julian Carax. Il ragazzo ne è assolutamente conquistato, legge il libro tutto d’un fiato e rimane coinvolto in maniera viscerale sulle vicende del misterioso autore sparito prematuramente dalla scena editoriale; ben presto le ricerche lo porteranno a scoprire misteri inconfessabili che si riveleranno molto vicine alle sue altrettanto turbolente vicende personali.

Entrando in libreria spesso capita di imbattersi sempre nello stesso libro, ovvero gli occhi finiscono sempre su quella copertina e tu saresti tentato di prenderlo ma, avendo venti euro (o meno di questi tempi) scegli infine di acquistare l’opera di un autore affermato e di sicuro impatto, magari uno che hai straletto e di cui hai praticamente tutta la bibliografia. E’ questo quello che mi è capitato più volte col libro che sto per recensire. Visto e rivisto sugli scaffali delle librerie col suo bel “best seller” in bella vista ma mai portato via fino a quando mia moglie (più sperimentatrice del sottoscritto) non me lo ha regalato. Ebbene regalo non fu mai tanto prezioso perchè il libro dell’autore iberico Carlos Ruiz Zafón (purtroppo scomparso nel 2020) e’ proprio una bella sorpresa. E’ un’opera dotata di buon ritmo, scrittura pregevole e mai troppo articolata o criptica. Pura fiction ma, rispetto alla migliore produzione di genere che viene dagli Stati Uniti, qui la penna ce la mette un europeo e bisogna dirlo non sfigura per niente a confronto di opere blasonate di autori americani. Inoltre ha il pregio di immergere il lettore in un’ambientazione suggestiva quale è Barcellona, una città che si presta fortemente alle storie gotiche e misteriose. Ci sono stato in vacanza e posso dirvi, da aspirante scrittore, che le ispirazioni e le suggestioni che sprigiona questa meravigliosa città sono veramente tante. Parlando specificatamente del romanzo in se, e della trama, si può dire che è molto ben articolata, ricca di colpi di scena e anche piena, qua e là, di scene piuttosto intense. Tuttavia non è solo un libro dell’orrore, o un thriller, neanche solo un romanzo storico (essendo comunque ambientato appena dopo la seconda guerra mondiale) ma è un pò tutte queste cose messe insieme. In certi passaggi infatti avremo la sensazione di trovarci di fronte a una storia dalle tinte oscure, con la presenza di figure misteriose e impalpabili, altre volte ci troveremo di fronte a scene  thriller, un mistero dal passato che vuole essere svelato, indagini, inseguimenti, sparatorie etc. Altre volte potrà sembrare anche un romanzo di formazione dove il protagonista cresce e lo seguiamo dall’adolescenza fino alla maggiore età fare esperienze, specialmente amorose. Ecco un altro elemento importante del libro: l’amore. Dentro la storia ci sono personaggi il cui destino è fortemente influenzato dalle scelte fatte per il più nobile dei sentimenti. Non manca neanche una buona dose d’ironia affidata alla figura di Fermín Romero De Torres amico di Daniel e spirito libero e rivoluzionario. Il cattivo di turno è invece lo psicopatico Javier Fumero: capo della Squadra Criminale della città di Barcellona. Bello risulta essere anche il parallelismo tra le vicende di Daniel e quelle del misterioso Julian Caraxcome se il destino a un certo punto avesse riavvolto il nastro delle tragiche vicende toccate al povero scrittore cambiandone il protagonista. Il libro è uscito in sordina in Spagna nel 2001, ma è grazie al passaparola che è divenuto un vero caso editoriale premiato da un successo globale. Dopo sette anni sono state registrate otto milioni di copie vendute in tutto il mondo. Posso certo affermare che questo libro non deluderà chi, avendo venti o dieci euro, deciderà per una volta di lasciare nello scaffale il proprio autore preferito…

©Sergio Di Girolamo

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments