Halloween Killer: Recensione

 Halloween Killer: Recensione

Nazione
USA

Anno
2004

Regia
Jeff Lieberman
Sceneggiatura
Jeff Lieberman
Produzione
USA
Cast
Amanda Plummer, Alexander Brickel, Stephen Graham

GIUDIZIO
4/5

Durante la festa di Halloween il piccolo Douglas, travestito da diavolo, è così fortemente preso dal suo videogame preferito dall’evocativo titolo di “Il piccolo aiutante di Satana” che si convince di dover trovare proprio il principe delle tenebre tra le strade della sua città per aiutarlo nei suoi nefandi scopi. Quando sua sorella, studentessa universitaria, torna in paese per passare la festa in famiglia insieme a lei c’è anche il suo nuovo ragazzo; Douglas ne è subito geloso, così inizia a scorazzare per le strade fino a quando non incontra uno tipo silenzioso con indosso una bruttisima maschera di Satana con il quale il bambino instaura subito una profonda amicia.

Halloween killer è sicuramente un gioiellino horror partorito da quella mente malata che fa di nome Jeff Lieberman. Il regista, anticonformista per eccellenza, nel caso del film in questione non teme critica e censura nel parlare di Satana e Dio e nel cospargere tagliente humor nero e scene splatter da antologia (la scena del gatto ndr). Costato pochissimo il film è però curato sotto tutti i punti di vista, dalla forografia colorata a dovere che immerge benissimo lo spettatore nel clima festoso di Halloween al sonoro, abbastanza evocativo, senza dimenticare le interpretazioni riuscite degli attori.
Il film può avere almeno due chiavi di lettura: uno più diretto l’altro più riflessivo. Si può infatti seguire tutta la storia consci di trovarci di fronte a un buon slasher movie sullo stile dell’Halloween di John Carpenter con un maniaco assassino dal travestimento azzeccato, oppure si possono cogliere le pungenti riflessioni che Lieberman deliberatamente dipana per tutta la pellicola. Senza dubbio balza subito all’occhio l’infantile comportamento di Douglas che non riesce a distinguere tra realtà e finzione, credendo prima in Satana e poi in Dio solo quando li vede rappresentati fisicamente. E’ quello che accade tra gli uomini che spesso non distinguono tra male e bene, confusione che nel film viene sottolineata bene dalle scene in cui avvengono gli scambi d’identità attraverso le maschere (eloquente la battuta Satana è Dio) in un gioco tutto pirandelliano. Persino alla fine la polizia non è altro che un trucco,sottolineando che anche la giustizia è falsa. A parte queste riflessioni il film è politicamente scorretto e presenta più di una scena scomoda ma Lieberman mantiene la pellicola su un piano ironico così che in fondo ci sembra proprio di assitere alle scene del videogames. Senza ombra di dubbio Halloween Killer è un film riuscito che dalle nostre parti si è aggiudicato il primo premio al Ravenna Nightmare Festival 2005.

©Sergio Di Girolamo