Ghost: Recensione

 Ghost: Recensione

Nazione: Usa

Anno: 1982

Autore: Richard Matheson

Casa editrice: Fanucci 

Traduttore: M. Nati

GIUDIZIO
4.5/5

A due passi da New York esiste una località chiamata Logan Beach. D’estate è una molto frequentata stazione di villeggiatura, ma d’inverno ha un’atmosfera un po’ da vecchia America vittoriana, angosciosa e rarefatta: un litorale battuto dal vento e dalla pioggia, una grande casa in cima a una scogliera, una villetta sulla sabbia e il resto del mondo lontano come non mai. Proprio qui, e proprio in un inverno più inclemente del solito, si rifugiano David ed Ellen, una matura coppia di coniugi, con la speranza di ricucire in qualche modo il loro rapporto in crisi da tempo, lontani dall’assolata California e da una storia di infedeltà che Ellen non riesce a perdonare. Ma l’insidia è dietro l’angolo, nella persona di una enigmatica e bellissima ragazza che compare all’improvviso dal nulla e che pian piano si insinua nella vita di David fino a sconvolgerla facendo leva sulle sue debolezze. Chi è Marianna? Da dove viene? E, soprattutto, cosa vuole? David dovrà affrontare e sconfiggere i propri demoni, anche quelli più inconfessati: in ballo non c’è più soltanto il suo matrimonio, ma la sua sanità mentale e la sua stessa vita. Un romanzo che terrà inchiodato il lettore in un crescendo di tensione e di mistero. Una vera e propria caduta all’inferno

Richard Matheson è uno dei migliori scrittori di tutti i tempi. Qualche “puritano” della narrativa cosiddetta “alta” potrebbe dirmi che bisognerebbe aggiungere “scrittore horror” alla dicitura, ma a un affermazione del genere io mi girerei dall’altra parte senza degnare l’interlocutore della benché minima attenzione. Si, perché se è pur vero che Matheson ha “disegnato” le linee base della moderna narrativa di genere fantahorror è pur vero che i suoi libri, e tutta la sterminata collezione di racconti scritti in più di cinquant’anni di carriera letteraria, sono andati ben oltre. In tutte le sue migliori opere lo scrittore è sempre riuscito a inserire dei sotto testi importanti, capaci di comunicare messaggi spesso forti, che invitano il lettore a riflettere sulla natura umana. E’ proprio il caso di Ghost, opera partorita nel lontano 1982 (ma sempre attuale tanto che Fannucci ne fa un’ennesima riedizione nel 2010) nel quale lo scrittore americano ci fa comprendere i complicati rapporti di coppia. David ed Ellen cercano di ricucire il loro matrimonio dopo una storia di tradimento e lo fanno in un posto desolato e malinconico, come desolate e malinconiche sono le loro anime. Logan Beach quindi diviene specchio della tristezza tra i due. Matheson è attentissimo a descrivere le psicologie di questi personaggi. Il senso di colpa di David, il traditore, è ben narrato così come la rassegnazione di Ellen. Si respira infatti un’atmosfera di disagio, è come se dopo il tradimento un matrimonio che sembrava perfetto (i due hanno anche dei figli) subisce una frattura che risulta impossibile da sanare, aspetto che diviene ancora più marcato quando fa la comparsa Marianna, una ragazza bellissima il cui unico interesse è appagare i suoi appetiti sessuali cercando in David il suo strumento di piacere. Ed è allora che le dinamiche si fanno più sottili perchè David cede ancora una volta, nonostante cerchi di convincersi di amare Ellen. Allora si scopre che la chiave di volta dei rapporti tra i personaggi è rappresentata dalla libido sessuale. David desidera una donna che sappia sconvolgergli gli istinti più bassi, ciò che sua moglie non è mai riuscita a fare. Marianna, creatura famelica, coinvolge David in audaci giochi sessuali sotto lo stesso tetto in cui sta la sempre più fragile Ellen. David viene presto sconvolto da questo dissidio interiore, da una lato avverte l’amore puro verso sua moglie dall’altro non può fare a meno di pensare al corpo di Marianna. Solo alla fine quando in gioco c’è proprio la vita di sua moglie, David si rende conto di quanto ingenuo sia stato e quanto siano importanti i rapporti veri, dettati dal cuore. Il finale è un grande punto di forza del libro perchè coinvolge per intensità narrativa e perchè comunica a chi si è trovato a tradire (forse anche Matheson?) ma anche per chi ne avrebbe intenzione, quali sono i sentimenti, i patimenti, i sensi di colpa, che un essere umano, dotato di sensibilità, può provare. Su tutto la paura di perdere per sempre qualcuno di importante, una persona per cui si darebbe anche la propria vita, come David a un certo punto decide di fare per sua moglie. Ghost è un libro sull’amore, permeato da atmosfere psicologiche ben definite e con una spruzzatina di soprannaturale che non guasta, anzi. Consigliato a chi cerca un libro che fa riflettere, in questo caso sugli infiniti e mutevoli percorsi del rapporto tra uomo e donna.

©Sergio Di Girolamo

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