Dracula – l’ordine del Drago: Recensione

 Dracula  – l’ordine del Drago: Recensione

Nazione: Italia

Anno: 2022

Autori: Marco Cannavò, Corrado Roi

Casa editrice: Lo Scarabeo

Dracula è il principe delle tenebre; in uno dei tanti film dedicati al personaggio creato nel 1897 dal celebre Bram Stoker, il titolo recita “L’ombra del vampiro“. Insomma l’oscurità e Dracula, personaggio dark per eccellenza, vanno a braccetto. Era quindi naturale che uno dei più grandi fumettisti italiani, conosciuto come il “padre delle ombre” dato lo stile ultra dark dei suoi disegni, e Dracula, dovessero incontrarsi. Roi, disegnatore di punta della casa editrice Bonelli, in particolare di Dylan Dog  fin dagli esordi (Il fantasma di Anna Never), aveva già legato la sua arte al tema dei vampiri (proprio in Dylan) e in particolare al padre di tutti i succhia sangue, disegnando la copertina di un’edizione del Romanzo Dracula pubblicato da Mondadori nella collana Oscar Junior. Adesso però il suo lavoro si è fatto più corposo, entrando direttamente nella vicenda del Conte Dracula con tutta la sua, innegabile, maestria. Il risultato è l’ennesimo capolavoro visivo dell’artista. Leggere Dracula, l’odine del Drago, è un piacere visivo. Ogni tavola e ogni vignetta sono delle piccole e grandi gemme oscure. I personaggi e le ambientazioni nascono e muoiono, attraversando tutte le sfumature di nero. Immagini e parole si sposano alla perfezione e  il lettore è totalmente  coinvolto nella lettura che diviene estremamente immersiva dato, come dicevo prima, il tema trattato. Parlando della sceneggiatura di Marco Cannavò posso affermare che è molto originale. Egli riadatta la vicenda del Signore delle Tenebre pescando qua e là tra cinema e letteratura del passato (evidente il riferimento al Dracula di Francis Ford Coppola) ma ha il pregio di rielaborare idee già espresse proponendo uno spunto interessante che rende la vicenda più intrigante e che non vi spoilero ovviamente. Se devo trovare qualche difetto direi che il fumetto è piuttosto corto (arriva più o meno a settanta pagine) considerando la complessità narrativa della storia di Dracula  e che il finale è un pò buttato lì, si poteva approfondire meglio la vicenda, ma forse, essendo un finale aperto, potrebbe fungere da aggancio per un possibile Dracula 2. Di buono c’è che nelle restanti venti pagine vi è un approfondimento su Roi e delle curiosità su Dracula e i suoi epigoni, tra cinema, letteratura e arte, corredato da belle immagini.   

©Sergio Di Girolamo

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