Doctor Sleep: Recensione

 Doctor Sleep: Recensione

Nazione: Usa

Anno: 2013

Autore: Stephen King

Casa editrice: Sperling & Kupfer

Traduttore: G. arduino

GIUDIZIO
2.5/5

Dan Torrance, è ancora perseguitato dalle visioni provocate dallo Shining, ovvero la luccicanza, il dono maledetto con il quale è nato, e che gli ha fatto vivere la terribile esperienza all’Overlook Hotel dove ha trascorso il più brutto inverno della sua vita. Dan ha continuato a vagabondare per decenni. Una disperata vita on the road per liberarsi da un’eredità paterna fatta di alcolismo, violenza e depressione. Oggi, finalmente, è riuscito a mettere radici in una piccola città del New Hampshire, dove ha trovato un gruppo di amici in grado di aiutarlo e un lavoro nell’ospizio in cui quel che resta del suo potere lo regala agli anziani pazienti in fin di vita per alleviargli il triste incontro con la morte. Aiutato da un gatto capace di prevedere il futuro, Torrance diventa così Doctor Sleep. Poi Dan incontra l’evanescente Abra Stone, il cui incredibile dono è lo stesso di Dan ma moltiplicato per cento volte. Il loro incontro, o meglio la richiesta di aiuto della bambina, riportano in vita i demoni di Dan e lo spingono a ingaggiare una poderosa battaglia per salvare l’esistenza e l’anima della sua nuova amica infatti, sulle superstrade d’America, i membri di una strana setta di zingari girovaghi, conosciuti come il Vero Nodo, viaggiano in cerca di cibo, un cibo particolare, ovvero la luccicanza. 

Secondo me per Stephen King, scrivere il seguito di un libro come Shining che si porta sulle spalle il grosso “fardello” del capolavoro di Stanley Kubrick (che col “suo” Shining ha riscritto la storia degli avvenimenti orribili accaduti nell’Overlook Hotel in maniera personale e maestosa ma non per King!) è stato difficile. Personalmente penso che Shining (o una Splendida festa di morte titolo della prima edizione) in effetti non è tra i migliori libri partoriti dal Re. Il tema di fondo di Shining è la piaga dell’alcolismo (in cui lo stesso King è caduto in una fase delicata della sua vita).
Per leggere bene Doctor Sleep è quindi necessario dimenticarsi del film di Kubrick e leggere il romanzo o, al massimo, vedere il film per la tv di sei ore sceneggiato dallo stesso King e diretto dal fido Mick Garris. In effetti la prima parte di Doctor Sleep (secondo me la più bella) ci presenta un continuo temporale con gli avvenimenti accaduti all’Overlook. Danny rivede il fantasma della spaventosa donna della stanza proibita anche se si trova a migliaia di chilometri di distanza dal posto maledetto. E’ solo grazie all’aiuto del cuoco Dick Halloran che riesce a sconfiggere i demoni che si porta dentro. In questi primi capitoli la suspence e i momenti di paura sono abbastanza forti. Poi King passa a descrivere un Danny (ora chiamato Dan) preda dell’alcol e continuamente allo sbando in una discesa verso l’autodistruzione. Anche queste pagine sono molto belle, probabilmente perchè molto sentite dallo scrittore. Qui si accenna anche alla dote che ha Dan di accompagnare verso una morte dolce le persone (specialmente gli anziani) in fin di vita ecco perchè viene soprannominato Doctor Sleep. Dopo questo primo quarto del libro ci troviamo a fare la conoscenza con la piccola Abra Stone dotata di uno shining molto più forte di quello di Dan e lì, a parere mio, King non ci azzecca molto.(ATTENZIONE DA ORA IN POI SPOILER) Personalmente avrei puntato nel continuare a narrare le vicende del solo Dan Torrance invece che inserire una nuova protagonista (forse King vuol creare un altro seguito?) tra l’altro poco caratterizzata e secondo me troppo potente nel confronto con le creature mezze umane e mezze vampiro ghiotte di “vapore-luccicanza”. Mostri che vivono in una particolare comunità di zingari girovaghi detto Vero Nodo radunati sotto l’egida protettiva della leader Rose Cilindro. Queste creature sono così fragili che a un certo punto crepano da sole a causa di una semplice malattia come il morbillo. Sarebbe stato meglio, a mio parere, puntare su fantasmi ancora più letali di quelli presenti in Shining, arricchendo così il dramma interiore di Dan costretto a lottare non solo con i suoi fantasmi ma anche contro delle presenze soprannaturali. In più sono veramente poche le pagine dedicate all’attività di Dan quale Dottor Sleep, meglio sarebbe stato approfondire le sue vicende all’interno dell’ ospizio dove egli trova lavoro nella nuova cittadina in cui si trasferisce per cambiare vita. Invece King sposta buona parte degli avvenimenti in vari posti rendendo la storia, soprattutto nella seconda parte del libro, una sorta di guerriglia on the road (anche se non è male il finale in Colorado dove sorgeva l’Overlook).
Oltre a Dan Torrance e Abra Stone King inserisce altri personaggi più o meno riusciti tra cui il vecchio Bill che lavora al parco cittadino, John il dottore della famiglia Stone anche lui ex alcolista, i genitori della piccola Abra, la nonna Concetta (che si scoprirà con un super colpo di scena di essere addirittura imparentata con Dan ).
Sono tutti personaggi delineati come al solito molto bene ma non incisivi come in altri romanzi del Re.
Della madre di Dan, Wendy, presto si perdono le tracce così come sono poco delineate le scene in cui compare Tony, l’amico immaginario già presente in Shining.
Direi che le ultime pagine sono certamente le più belle del libro quando King ci descrive l’attività di Dan al circolo degli alcolisti anonimi. Sono pagine di sentimento puro che solo King sa scrivere.
Cosa dire infine: Doctor Sleep è un libro con tante pagine, come ci ha abituato spesso lo scrittore americano, purtroppo però, secondo me, funziona a tratti. E, ovviamente, non lo si può certo paragonare minimamente a Shining che almeno aveva location e personaggi molto più forti, uno tra tutti Jack Torrance.

© Sergio Di Girolamo

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